Il prezzo dell'oro è sceso sotto i $ 2.900, mostrando qualche crepa nel precedente percorso rialzista.
Attualmente scambia intorno ai $ 2.885.
La modesta ripresa del dollaro dopo le dichiarazioni di Powell di ieri al Congresso degli Stati Uniti, che il mercato ha percepito come aggressive, sta indebolendo l’oro.
Tuttavia, rimane sullo sfondo la pubblicazione degli ultimi dati sull'inflazione al consumo negli Stati Uniti, previsti per oggi. Pertanto, i mercati rimangono attendisti in attesa del dato, che potrebbe influenzare le aspettative del mercato sul futuro percorso di taglio dei tassi della Fed, determinando quindi il prossimo movimento direzionale per il prezzo dell'oro. Sebbene, le preoccupazioni per una guerra commerciale globale continuino a rimanere in piedi e fungano da spinta verso l’oro bene rifugio. A maggior ragione dopo che Trump, oltre a quanto affermato in precedenza, ha anche detto che avrebbe preso in considerazione l'imposizione di dazi su automobili, prodotti farmaceutici e chip per computer.
Analisi tecnica
Il percorso dell’oro rimane ancora rialzista, giustificato dalla recente fase di accomodamento dei prezzi. Come più volte affermato, era necessaria una fase di consolidamento per consentire una nuova estensione del trend rialzista innescatosi negli ultimi due mesi circa.
In caso di ulteriore discesa, il primo forte supporto emerge a $ 2.855, seguito da $ 2.834.
La resistenza immediata si posiziona a $ 2.910, oltre la quale, il prezzo potrebbe risalire verso l’attuale record storico di $ 2.942.
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