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Il prezzo dell'oro balza verso il record storico dopo il debole NFP in USA, ma poi arretra in rosso

Immagine del redattore: AUREA OPERATORE OROAUREA OPERATORE ORO

Il prezzo dell'oro è salito fino a $ 2.477, mentre i rendimenti obbligazionari USA e il dollaro sono crollati dopo il debole NFP USA di luglio.

Il rapporto ha mostrato che le nuove buste paga sono scese a 114K rispetto alle stime di 175K e alla precedente pubblicazione di 179K, rivista al ribasso da 206K. Il tasso di disoccupazione è salito bruscamente al 4,3%, rispetto alle aspettative e alla precedente pubblicazione del 4,1%.

I dati sui guadagni orari medi, che misurano la crescita salariale che alimenta la spesa dei consumatori e alla fine determina le pressioni sui prezzi, sono cresciuti a luglio ad un ritmo più lento. Su base annuale, la misura della crescita salariale ha rallentato al 3,6%, dalle stime del 3,7% e dal precedente valore del 3,8%, rivisto al ribasso dal 3,9%. Su base mensile, i guadagni orari medi sono aumentati a un ritmo più lento dello 0,2% rispetto alle aspettative e al precedente valore dello 0,3%.

Maggiori richieste di disoccupazione e minori costi unitari del lavoro indicano un rallentamento della domanda di lavoro. Pertanto, i dati sulla crescita salariale più deboli del previsto ridurranno i timori di un'inflazione persistente e la Fed dovrà muoversi in linea con le speculazioni di mercato sui tagli dei tassi di interesse a settembre. Supportata ulteriormente dal consistente calo degli ordini industriali (-3,3%) reso noto oggi e dagli altri dati negativi settimanali che dipingono un’economia USA in frenata.

I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono crollati al minimo di oltre sei mesi sotto il 3,82% e l'indice del dollaro USA é crollato registrando il nuovo minimo di quattro mesi vicino a 103,26.

Tuttavia, le crescenti tensioni geopolitiche di una guerra totale tra Iran e Israele, in conseguenza della promessa dell'Iran di vendicarsi dell'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, anche in considerazione del fine settimana e dei riposizionamenti dei relativi flussi, stanno finendo per minare anche l'attrattiva dell'oro come rifugio sicuro, oltre che quella di tutti gli asset rischiosi, che sono oggi in pesante perdita.

Infatti, oltre al mercato obbligazionario, anche quello azionario e delle materie prime é in pesante calo, unitamente all’oro che sta perdendo circa lo 0,6% su base giornaliera. Pertanto, dopo l’entusiasmo post dati, l’oro ha cancellato ogni progresso di giornata ed è finito in rosso ripiegando intorno ai 2.430 dollari. #gold #oro

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