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L’oro è in una fase interlocutoria

La correzione di ieri, peraltro ampiamente annunciata, sembra cosa passata. Giacché, oggi l’oro appare stabilmente ancorato vicino ai $ 2.910.

Il prezzo dell’oro era troppo alto e l’RSI era in area di ipercomprato da giorni: condizioni favorevoli per chiudere posizioni long e portare a casa la liquidità accumulata.

A questo si sono aggiunti alcuni segnali negativi quali i dati provenienti dall'Hong Kong Census and Statistics Department che hanno mostrato che le importazioni totali di oro dalla Cina tramite Hong Kong sono diminuite a gennaio del 44,8% rispetto al mese precedente, segnando il punto più basso da aprile 2022.

Oggi, l’oro deve fare i conti con un modesto ritorno del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, entrambi sostenuti dall'approvazione del piano di bilancio repubblicano da parte della Camera degli Stati Uniti, che spiana la strada ai piani fiscali di Trump

Tuttavia, il clima generale rimane ampiamente favorevole all’oro a causa dei timori latenti su una potenziale guerra commerciale, che continuano a sostenere la domanda di rifugio per l'oro, mantenendo il ribasso di breve durata.

Infatti, ieri Trump ha emesso un nuovo ordine esecutivo su possibili nuovi dazi sulle importazioni di rame negli Stati Uniti, dopo quelli su acciaio e alluminio.


Analisi tecnica

Nonostante il calo correttivo di ieri, il prezzo dell'oro non si è nemmeno mai avvicinato alla SMA a 21 giorni a $ 2.883.

Oggi, l'indice di forza relativa a 14 giorni ha ripreso a salire ed è a 62.

Pertanto, se l’oro riacquisisse trazione al rialzo, potrebbe riportarsi verso il massimo storico.

Al contrario, se il calo riprendesse forma, il supporto immediato è fornito dai $ 2.900, seguito dalla SMA a 21 giorni e dal minimo del 14 febbraio di $ 2.877. #gold #oro #lingotto

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