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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L'oro apre la nuova settimana in lieve ribasso

Il prezzo dell’oro ha perso parte dei guadagni raggiunti nella settimana precedente, quando aveva segnato venerdì il massimo di due settimane a 2.041 dollari. Attualmente viene scambiato, con perdite modeste, al di sotto dei 2.035 dollari.

Il prezzo dell’oro rimane difensivo in un inizio di settimana tranquillo a causa della rinnovata debolezza dei mercati azionari cinesi. Sebbene, stiano riemergendo tensioni geopolitiche tra Cina e Taiwan e tra Washington e Pechino. Infatti, oggi il Ministero del Commercio cinese ha affermato che "gli Stati Uniti affermano falsamente che la Cina abbia creato un eccesso di capacità, riflettendo pienamente l'unilateralismo e il comportamento egemonico degli Stati Uniti". Inoltre, le autorità cinesi hanno affermato che la Guardia costiera del Fujian sta potenziando le pattuglie nelle acque vicino alle isole Kinmen di Taiwan “per rafforzare le ispezioni delle forze dell’ordine in aree chiave”.

La tiepida propensione al rischio sta favorendo la correzione del bene rifugio, che rimane tuttavia sostenuto dal prolungato calo dei rendimenti, alimentato da una nuova impennata della domanda, dei titoli del Tesoro statunitensi. I quali, a loro volta,

a causa dei recenti messaggi contrastanti dei membri della Fed e dei dati economici statunitensi contrastanti, spingono gli investitori a prendere profitti sulle loro posizioni in dollari prima dei nuovi dati chiave in arrivo dagli Stati Uniti in questa settimana.

Oggi, gli Stati Uniti renderanno noti i dati sulle vendite di nuove case che potranno incidere sulla dinamica del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e, unitamente alle tendenze del rischio, potranno influenzare l’azione del prezzo dell’oro.

Nel corso della settimana, il calendario economico si presenterà ricco di dati, con gli ordini di beni durevoli e il rapporto sull’inflazione PCE in USA a tenere le luci della ribalta per gettare nuova luce sulle scelte future della Fed.

I mercati attualmente scontano una probabilità del 20% circa che la Fed possa iniziare ad allentare i tassi a maggio, molto meno rispetto al 90% di un mese fa. Mentre, per la riunione di giugno, la probabilità di un taglio dei tassi è ora pari a circa il 70%, in calo rispetto al 77% di pochi giorni fa.

Analisi tecnica

Le prospettive tecniche a breve termine rimangono costruttive, ma non si può escludere un breve ritiro nelle prossime sessioni.

L’oro ha chiuso la scorsa settimana al di sopra dell'ostacolo cruciale della media mobile semplice a 50 giorni, posta a 2.033 dollari, mantenendo intatto il potenziale rialzista sostenuto dalla rottura del cuneo discendente disegnatosi la scorsa settimana.

Tuttavia, il Relative Strength Index a 14 giorni si sta muovendo al ribasso fino a lambire la linea mediana giustificando l’ultimo calo del prezzo dell’oro.

Il supporto immediato è ora rappresentato dalla SMA a 21 giorni a 2.025 dollari, mentre il netto superamento della SMA a 50 giorni sarà fondamentale per proiettare l’oro ancora una volta verso il massimo del 7 febbraio di 2.044 dollari. #gold #oro

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