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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro comincia a guardare verso i 2.000 dollari

Il prezzo dell’oro è al livello più alto da luglio, vicino a 1.980 dollari e continua a trarre vantaggio dall’escalation delle tensioni geopolitiche tra Gaza e Israele, scrollandosi di dosso l’incessante aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense.

I rendimenti dei titoli del Tesoro USA continuano ad estendere il loro rialzo in un contesto di continua disfatta del mercato obbligazionario, ulteriormente alimentata dai commenti del presidente della Fed Powell, che ha detto che l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA non è indicativo di ulteriori rialzi dei tassi della Fed o di una maggiore inflazione. "Sta realmente accadendo in termini di premi a termine", ha detto Powell, intendendo la remunerazione richiesta dagli investitori per detenere obbligazioni per un periodo più lungo. Ha anche aggiunto che "le condizioni finanziarie si sono inasprite in modo significativo" con l'aumento dei rendimenti dei titoli a lungo termine.

I suoi commenti hanno esacerbato il calo del dollaro, poiché era già stato oggetto di vendite in corrispondenza del miglioramento del sentiment del mercato e anche il forte dato sulle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti non è riuscito a impressionare i rialzisti del dollaro. Inoltre, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA hanno esteso il loro rally in seguito ai commenti di Powell, toccando brevemente il livello del 5,0% per la prima volta dal 2007.

Il dollaro americano, tuttavia, è tornato in corsa, poiché le tensioni tra Gaza e Israele si sono intensificate e hanno colpito ancora una volta la propensione al rischio. Alle Forze di Difesa Israeliane è stato dato il “via libera” per entrare a Gaza ogni volta che lo ritengano necessario, aprendo potenzialmente la strada a un’invasione di terra di Gaza, come riferito ieri ad ABC News da un membro del gabinetto di sicurezza israeliano.

L’oro, tradizionale bene rifugio, ha tratto un enorme vantaggio da queste notizie ed ha superato le principali resistenze, guadagnando più di 30 dollari in un solo giorno, attestandosi vicino a 1.975 dollari.

Tuttora il prezzo dell’oro è in rialzo, toccando i massimi pluriennali grazie al contesto di rischio elevato di una probabile invasione israeliana di Gaza, con i timori di tensioni geopolitiche che si allargano in altre regioni del Medio Oriente. Infatti, ci sono notizie secondo cui droni e razzi avrebbero colpito la base aerea irachena di Ain Al-Asad che ospita le forze statunitensi.

Pertanto, i temi di fondo rimangono gli sviluppi geopolitici che circondano il conflitto in Medio Oriente e, inoltre, anche il flusso di fine settimana potrebbe anche svolgere un ruolo nel guidare l'azione del prezzo dell'oro. Il calendario economico di oggi è arido di dati, ma i discorsi dei funzionari della Fed Patrick Harker e Loretta Mester saranno seguiti per trarre nuovi spunti sulle prospettive di politica monetaria della Fed, giacché da domani la banca centrale entrerà nel suo “periodo di blackout”.

Analisi tecnica

Dopo aver superato tutte le principali medie mobili giornaliere e i massimi di fine luglio, il prezzo dell'oro sta marciando verso l'alto per abbattere l'ultimo ostacolo di 1.988 dollari (massimo del 20 luglio) prima di raggiungere la soglia dei 2.000 dollari.

L'indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni fa capolino nella regione di ipercomprato, appena sopra 71,00, suggerendo che c'è ancora spazio al rialzo prima che possa verificarsi una correzione.

Tuttavia, un eventuale ritracciamento dai massimi pluriennali potrebbe mettere alla prova la precedente resistenza che ora supporta a 1.972 dollari, il massimo del 31 luglio. Il successivo supporto di 1.963 dollari è posto al massimo di mercoledì. FXSTREET. #gold #oro

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