L'oro viene scambiato in rialzo di oltre l’1,2% in un’area compresa tra 2.385 e 2.390 dollari, al massimo di tre settimane, poiché i dati provenienti dagli Stati Uniti hanno mostrato che l’inflazione annuale PCI è scesa ad aprile come previsto.
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso intorno al 4,35%, consentendo all’oro di crescere con forza e innescare il rally odierno.
Ad aprile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,4% su base annua rispetto al 3,5% di marzo, in linea con le aspettative del mercato, mentre il dato annuale core, che esclude la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici, si è attestato al 3,6%, in calo rispetto al precedente 3,8% ma in linea, anche in questo caso, con le previsioni di mercato. Infine, il PCI mensile è aumentato dello 0,3%, leggermente al di sotto dello 0,4% atteso.
Sono aumentati l’indice relativo agli alloggi e l’indice della benzina, che, insieme, hanno contribuito per oltre il 70% all'aumento mensile dell'indice per tutte le voci.
Nel complesso, i dati sono stati in linea con le aspettative, ma non sufficienti a disinnescare la posizione aggressiva della Fed. Sebbene gli investitori sperano che i membri della Fed effettuino almeno un taglio dei tassi a novembre.
In uno scenario del genere, l’interesse speculativo del mercato è proiettato verso la speranza e l’attesa di dati sull’inflazione in attenuazione, a differenza di quanto è accaduto nel primo trimestre dell’anno.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che l’oro, in questo momento, è saldamente rialzista, anche se un rally più solido rimane meno possibile. Gli indicatori tecnici avanzano entro livelli positivi con forza irregolare, ma, allo stesso tempo, si attestano su nuovi massimi plurisettimanali, supportando in qualche modo una continuazione rialzista. Inoltre, l’oro ha finalmente superato la media mobile semplice a 20 periodi, che all'inizio della settimana ha fornito un supporto a breve termine a circa 2.335 dollari. Infine, anche gli SMA 100 e 200 hanno accelerato i loro progressi ben al di sotto del livello attuale.
Anche il quadro a breve termine è rialzista, con gli indicatori tecnici nel grafico a 4 ore che puntano saldamente verso l’alto e con l'indicatore Relative Strength Index che è entrato in territorio di ipercomprato senza segni di cedimento.
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