Dopo le perdite della scorsa settimana, l'oro apre la nuova con il piglio giusto e acquisisce slancio, venendo scambiato intorno ai $ 2.610. Le crescenti tensioni geopolitiche stanno aiutando l’oro a riprendere quota.
L’oro è stato anche sostenuto dall’odierna performance negativa del dollaro e dal calo dei rendimenti statunitensi. Ma è soprattutto la criticità derivante dalla guerra Russia-Ucraina ad aver spinto il metallo, dopo che l'amministrazione Biden ha "autorizzato" l'Ucraina a usare armi di fabbricazione statunitense per colpire il territorio russo.
Tuttavia, l’oro rimane comunque sotto pressione, alla luce anche del rapporto di posizionamento della CFTC, che indica che le posizioni lunghe nette in oro si sono ridotte a circa 236.5000 contratti, un livello mai visto dall'inizio di giugno.
Nel corso della settimana saranno resi noti i PMI preliminari, che attireranno l'attenzione dei mercati. Inoltre, anche le esternazioni dei funzionari delle banche centrali hanno il loro peso, soprattutto dopo che il presidente della Fed Jerome Powell ha chiaramente affermato la scorsa settimana che la banca centrale non ha fretta di tagliare ulteriormente i tassi di interesse stante la resilienza dell'economia statunitense.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che l’oro è rimbalzato dalla media mobile semplice a 100 periodi vicino a $ 2.550, una regione vicina al minimo di novembre di $ 2.536, ed ha anche superato l'ostacolo iniziale dei $ 2.600, che coincide con il ritracciamento di Fibonacci del rally annuale.
Nel breve termine, secondo il grafico a 4 ore, la correzione al rialzo in corso sembra destinata a continuare, con il Relative Strength Index che è rimbalzato, ma ha incontrato resistenza intorno al livello 55.
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