L'oro inizia male la giornata, ma poi viene scambiato fino a $ 2.656. A seguire, la forte ripresa del dollaro e quella dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA non hanno consentito all’oro di capitalizzare il recupero. Nonostante il sentiment generale di avversione al rischio dei mercati, determinato dalle turbolenze politiche in Francia e dalle tensioni tra Stati Uniti e Russia innescate dalle minacce di Trump di imporre dazi spropositati ai paesi BRICS.
Attualmente, l’oro scambia intorno ai $ 2.640, con il rischio incombente di un’ulteriore discesa a causa dei dati provenienti dagli Stati Uniti risultati migliori del previsto.
La stima finale dell'indice PMI manifatturiero di novembre è stata rivista al rialzo a 49,7 dalla stima preliminare di 48,8 e anche l’ISM Manufacturing PMI ufficiale per lo stesso mese ha segnato 48,4, meglio del 47,5 previsto e del precedente 46,5.
Il clou settimanale sarà rappresentato dai dati sull'occupazione negli Stati Uniti, poiché venerdì saranno pubblicati i dati del rapporto Nonfarm Payrolls.
Analisi tecnica
L’oro rimane confinato entro livelli familiari, senza riuscire trovare una direzione. Il prezzo è vicino alla media mobile semplice a 20 periodi, mentre le SMA a 100 e 200 periodi mantengono le loro pendenze rialziste ben al di sotto del livello attuale, con gli indicatori tecnici che sono diventati piatti intorno alle loro linee medie.
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