L'oro ha recuperato slancio e si riposiziona verso i 2.030 dollari dopo essere sceso al minimo settimanale di 2.017 dollari, che è anche il minimo da metà dicembre, a inizio giornata. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al di sotto del 4% nella seconda metà della giornata consentendo all’oro di recuperare una parte delle precedenti perdite. Anche il dollaro è stato sottoposto a pressioni di vendita durante gli orari di negoziazione americani, aiutando l’oro a risalire.
I mercati finanziari hanno ritrovato il loro ottimismo con l’apertura di Wall Street, dove la maggior parte degli indici sono in positivo, poiché gli investitori hanno ripreso a scommettere che la Federal Reserve taglierà i tassi già a marzo. Inoltre, un rapporto della Bank of America indica che la banca centrale potrebbe, contestualmente, iniziare a ridurre le massicce partecipazioni in titoli del Tesoro.
Gli operatori di mercato sono proiettati sul prossimo aggiornamento sull’inflazione statunitense. Infatti, il paese pubblicherà giovedì l'indice dei prezzi al consumo di dicembre, previsto al 3,2% su base annua, superiore al precedente 3,1%, con il dato core annuale che, al contrario, dovrebbe scendere al 3,8% dal 4% di novembre.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che la tendenza è ribassista, poiché il metallo viene scambiato al di sotto della media mobile semplice piatta a 20 giorni, mentre le SMA 100 e 200 convergono intorno a 1.962 dollari con una modesta forza al rialzo. L'indicatore Momentum si è appiattito e si consolida attorno al livello 100, mentre l'indicatore Relative Strength Index presenta una pendenza ribassista a 49, lasciando ipotizzare un nuovo calo.
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