L’oro sfiora il record storico in una giornata di altissima volatilità

L'oro ha quasi raggiunto il massimo storico per poi ripiegare nettamente a $ 2.770. In una giornata caratterizzata da altissima volatilità, é anche sceso ad un prezzo minimo di $ 2.752,6, ma ha comunque finito per chiudere la settimana con un ottimo guadagno.

La giornata è iniziata con un costante trend di crescita dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva messo in dubbio giovedì l'applicazione di dazi alla Cina e i rendimenti dei titoli Stato USA sono arretrati dopo che la Banca del Giappone ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base.

Tutto però è cambiato dopo la pubblicazione dei dati economici relativi ai valori preliminari dell’indice S&P Global Purchasing Managers Index (PMI) per gennaio, risultati sostanzialmente deludenti rispetto alle aspettative ed ai valori precedenti.

Anche l’indice di fiducia dei consumatori di gennaio dell'Università del Michigan, in chiusura di giornata, è risultato inferiore alle attese e al dato precedente.

I dati tornano a mettere in discussione la possibilità che la Fed possa effettuare due tagli dei tassi nel corso del 2025.

Analisi tecnica

L'oro rimane comunque instradato verso il massimo storico di $ 2.790, che è a pochisssima distanza dai livelli attuali.

Se superato, alcuni analisti e strateghi parlano di $ 3.000, ma $ 2.800 sembrano essere un buon punto di partenza come prossima resistenza al rialzo.

Il supporto è a $ 2.721, una sorta di doppio massimo di novembre e dicembre 2024.

Al di sotto di esso si pone $ 2.709, il minimo del 23 ottobre 2024, seguito dal livello tondo dei $ 2.700. #gold #oro