Il prezzo dell'oro è sceso ieri in seguito alla pubblicazione del rapporto CPI statunitense, poiché le minori probabilità di un taglio dei tassi della Fed di 50 punti base a settembre hanno ridato ossigeno al dollaro e ai rendimenti obbligazionari statunitensi.
Nonostante il raffreddamento del dato CPI annuale principale, i dati mensili e annuali core appiccicosi hanno spinto i mercati a escludere un corposo taglio dei tassi della Fed.
Tuttavia, l’imminente inizio del ciclo di allentamento della politica della Fed offre comunque supporto al metallo prezioso, unitamente ai guadagni di altri metalli preziosi e industriali, tra cui palladio e nichel, a causa di potenziali restrizioni all'esportazione ad opera della Russia.
Infatti, nonostante il ripiegamento, il prezzo dell'oro è riuscito a difendere il livello di supporto a breve termine vicino a $ 2.505, mantenendolo nel suo intervallo di consolidamento di tre settimane.
Oggi sono attesi “la scontata decisione” della BCE di tagliare di un quarto di punto i tassi di interesse e una nuova serie di dati economici provenienti dagli USA, che potrebbero fornire ulteriori indizi sulle scelte della Fed, impattando sulla valutazione del dollaro e quindi anche sul prezzo dell'oro.
Analisi tecnica
Nulla sembra essere cambiato per il prezzo dell'oro in una prospettiva tecnica a breve termine, poiché riesce a produrre chiusure giornaliere al di sopra della media mobile semplice a 21 giorni, ora a $ 2.505.
L'indice di forza relativa a 14 giorni è diventato piatto, ma rimane comunque fermo sopra il livello 50, sostenendo il potenziale rialzista del metallo.
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