Un oro ribassista prova a rimbalzare prima delle festività natalizie

Il prezzo dell'oro sta tentando un altro rialzo dopo aver difeso ieri la soglia dei $ 2.600. Sta replicando gli stessi movimenti visti negli scambi di ieri, che poi, però, hanno impattato contro la forza del dollaro e dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA.

Ma l’oro rimane comunque il rifugio sicuro e il significativo incremento di domanda delle banche centrali mondiali lo attesta, come riportato dal World Gold Council. Le banche centrali sono state acquirenti nette di oro per oltre 15 anni, continuando a sostenere l’oro nel tempo.

Il movimento generale rimane comunque limitato in un’atmosfera vacanziera, giacché la maggior parte dei principali mercati sarà chiusa nei prossimi giorni per i festeggiamenti natalizi.

Ieri, gli Stati Uniti hanno anticipato la pubblicazione di alcuni dati previsti per oggi, poiché il presidente Biden ha emesso un ordine esecutivo per chiudere il governo federale il 24 dicembre. Gli ordini di beni durevoli a novembre sono scesi dell'1,1%, peggio del calo previsto dello 0,4% e la fiducia dei consumatori di dicembre è scesa a 104,7 dal 112,8 di novembre, oltre il 112,9 previsto.

Oggi, sarà reso noto l'indice manifatturiero di dicembre della Fed di Richmond.

Analisi tecnica

L’oro rischia di estendere la discesa nelle prossime sessioni nel caso rompesse la soglia dei $ 2.600, poiché il grafico giornaliero mostra che sta esercitando pressione sul suo minimo e sulla media mobile semplice a 100 periodi, scambiando vicino ad essa, per la prima volta da febbraio scorso.

Inoltre, gli indicatori tecnici si dirigono verso il basso entro livelli negativi, sebbene senza un forte slancio.

Anche nel grafico a 4 ore l’oro è sceso sotto le SMA a 100 e 200 periodi e sta attualmente resistendo vicino alla SMA a 20 periodi. #gold #oro