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Digerita la pausa festiva, l’oro riparte verso l’alto

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 26 gen
  • Tempo di lettura: 1 min

Il prezzo dell'oro è rimbalzato superando i $ 2.726. Sta traendo forza dalle minacce di dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che stanno generando un generale senso di avversione al rischio nei mercati finanziari.

Trump ha affermato: "Stiamo pensando in termini di 25% su Messico e Canada", in vigore dal 1° febbraio, aggiungendo che "correggerà il deficit commerciale con l'UE con dazi o con la vendita del nostro petrolio e gas", minacciando comunque dazi sulle merci europee in qualsiasi momento. Inoltre, ha detto di essere pronto ad imporre dazi sulla Cina, se questa non approva l'accordo su TikTok.

Pertanto, i mercati si sono riversati sulla sicurezza offerta dal bene rifugio per eccellenza, che è schizzato verso nuovi massimi mensili.

Oltretutto, le minacce di dazi di Trump potrebbero ravvivare le preoccupazioni sull'inflazione in tutto il mondo, fornendo ulteriore supporto al metallo prezioso.

Tuttavia, anche il dollaro sta recuperando dopo il capitombolo di ieri, limitando le possibilità di crescita dell’oro.


Analisi tecnica

L’oro si mantiene al di sopra di tutte le principali medie mobili semplici giornaliere supportando prospettive tecniche positive nel breve termine.

Anche l'indice di forza relativa a 14 giorni punta verso l’alto sopra la linea mediana vicino a 63, aggiungendo ulteriore forza al potenziale rialzista.

Il prezzo dell'oro sta forzando la resistenza statica di $ 2.726 per estendere il trend rialzista verso la barriera psicologica di $ 2.750 prima, e poi verso il massimo storico di $ 2.790.

Il supporto immediato viene garantito dal livello tondo di $ 2.700, al di sotto del quale si pone il minimo del 15 gennaio di $ 2.670. #gold #Oro

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