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I flussi di fine settimana condizionano il prezzo dell’oro

L’oro è in modesto calo, rimanendo comunque sopra i $ 2.930. Si è allontanato, ma non troppo, dal nuovo massimo storico segnato ieri mattina e sta, probabilmente, ricalcando le stesse mosse dello scorso fine settimana.

Infatti, dopo una brillante settimana di guadagni, i flussi di fine settimana potrebbero dominare l’andamento giornaliero con prese di beneficio, anche in considerazione dell’importante pubblicazione dei dati PCE statunitensi della prossima settimana.

Inoltre, oggi è anche il giorno della pubblicazione dei dati PMI preliminari di S&P Global, che potranno fornire qualche maggiore indicazione sullo stato di salute economica dei vari paesi. Pertanto, l’attesa dei dati induce un atteggiamento cauto prima di posizionare per scommesse aggressive in un senso o nell’altro.

Sebbene, qualunque possa essere l’esito dei dati PMI, che pure potrebbe avere un effetto sul prezzo dell'oro nel breve termine, il percorso del metallo prezioso rimane comunque condizionato fondamentalmente dai dazi del presidente statunitense Trump, che ne sostengono la solida componente di rifugio sicuro.


Analisi tecnica

Un nuovo approccio sopra i $ 2.950 potrebbe riaccendere la fame dell’oro per nuovi record, anche in considerazione del fatto che il Relative Strength Index a 14 giorni è a 69,879, al di fuori dell’ipercomprato estremo.

Se l’oro non avrà la forza di spingersi oltre, potrebbe anche arretrare fino ai $ 2.900, al di sotto dei quali troverebbe come valido supporto il minimo del 14 febbraio di $ 2.877. #gold #oro #lingotto

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