Il nervosismo dei mercati limita i movimenti dell’oro

L'avvicinarsi della scadenza del 9 luglio, imposta da Trump ai vari paesi per raggiungere accordi commerciali con gli Stati Uniti, sta rappresentando il driver che guida i mercati in questo inizio di settimana.

Già 12 paesi hanno ricevuto lettere di sollecito per aderire ad un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Diversamente, saranno applicati dazi fino al 70%, che entreranno in vigore a partire dal primo di agosto.

Inoltre, per quanto concerne i paesi dell’area BRICS, attualmente riuniti in summit in Brasile, il presidente statunitense ha avvertito dell’applicazione di un ulteriore dazio aggiuntivo del 10%.

Questo stato di cose, insieme al taglio dei tassi da parte della Fed che sembra allontanarsi nel tempo, sta pesando sull’oro che, nonostante il recupero di ieri, non riesce a riprendere in modo netto la via della crescita, rimanendo in bilico vicino ai $ 3.330.

Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro continua a rimanere al di sopra del supporto offerto dalla SMA a 50 giorni di $ 3.321, ma l'indice RSI a 14 giorni ballonzola intorno alla linea mediana a 50,183, indicando un attuale status di movimento laterale.

La netta rottura al ribasso, o al rialzo, della SMA in questione potrebbe spingere il prezzo dell’oro sotto i $ 3.300, verso il minimo mensile di $ 3.246, o al di sopra dei $ 3.350, verso i $ 3.377. #gold #oro #lingotto