Il prezzo dell'oro inizia male la nuova settimana per effetto di una modesta ripresa del dollaro, ma le maggiori possibilità di taglio dei tassi da parte della Fed e i rendimenti obbligazionari statunitensi in costante arretramento ne dovrebbero limitare la discesa.
Ieri, il presidente Trump ha imposto un dazio del 25% su tutte le importazioni colombiane, che dovrebbe aumentare al 50% poiché il paese si è rifiutato di far atterrare due aerei militari statunitensi che trasportavano migranti secondo il programma di repressione all'immigrazione clandestina della nuova amministrazione statunitense. In ritorsione anche il presidente colombiano ha minacciato la stessa tariffa doganale poche ore dopo.
Pertanto, i propositi di Trump in merito ai dazi, che stanno generando preoccupazioni per una guerra commerciale globale, continuano a guidare il sentiment di rischio, influenzando l’andamento del dollaro e il prezzo dell'oro.
Inoltre, anche l’inaspettata contrazione nel settore manifatturiero cinese ha contribuito a deprimere il mercato generando avversione verso il rischio. L'indice ufficiale PMI di gennaio si è fermato a 49,1, mancando la stima di 50,1.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che le prospettive tecniche a breve termine rimangono rialziste nonostante il ritracciamento dal picco di venerdì vicino al record storico. Inoltre, giovedì scorso la SMA a 50 giorni ha chiuso sopra la SMA a 100 giorni, disegnando sul grafico un Bull Cross.
Tuttavia, il prezzo dell'oro non è riuscito a produrre una chiusura giornaliera sopra il picco di $ 2.785 di venerdì, provocando una inversione ribassista immediata, con 'indice di forza relativa a 14 giorni che è sceso, uscendo dalla regione di ipercomprato vicino a 65, indicando quindi delle buone opportunità di acquisto al ribasso.
Il prezzo dell'oro deve cercare una chiusura giornaliera sopra il massimo storico di $ 2.790 per approcciare un nuovo record sopra i $ 2.800.
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