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Il prezzo dell’oro rimane imperturbato dalle tensioni in medio oriente

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 23 giu
  • Tempo di lettura: 1 min

Gli Stati Uniti hanno bombardato tre siti nucleari in Iran nelle prime ore di domenica, scendendo direttamente in guerra al fianco di Israele contro l'Iran e provocando un’escalation delle tensioni che ha, nelle prime contrattazioni asiatiche, modestamente incrementato i flussi verso il prezzo dell'oro.

Tuttavia, dopo aver sfiorato i $ 3.400, il prezzo ha rapidamente declinato al di sotto della precedente chiusura, attestandosi in negativo vicino ai $ 3.360.

La decisione del presidente Trump di unirsi alla guerra di Israele contro l'Iran è apparsa ai mercati piuttosto come il tentativo di chiudere rapidamente il conflitto che di estenderne la portata e la durata nel tempo. Stante anche le affermazioni riportate da Trump dopo l’operazione: “è ora la pace”.

In questa chiave di lettura, anche il prezzo dell’oro, cessato rapidamente l’effetto iniziale, si è riportato sui binari di normalità, scambiando laddove lo avevamo lasciato la settimana precedente.

Pertanto, l’attesa odierna è più che altro incentrata sulla pubblicazione preliminare degli indici PMI globali S&P di giugno.

In particolare, una variazione inattesa, in un senso o nell’altro, di quelli statunitensi potrebbe modificare nel breve termine il corso del dollaro, incidendo di conseguenza anche su quello dell’oro.


Analisi tecnica

Da un punto di vista tecnico, nulla è cambiato, con gli oscillatori che hanno perso forza sul grafico giornaliero e sono diventati negativi sui grafici orari.

Pertanto, il prezzo dell’oro potrebbe estendere il ritracciamento della settimana precedente scendendo verso il supporto intermedio di $ 3.323, prima di approcciare la cifra tonda dei $ 3.300.

Se, invece, riuscisse a recuperare i $ 3.375, che rappresentano la resistenza immediata, potrebbe tornare a guardare verso i $ 3.400. #Gold #oro #lingotto

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