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Il prezzo dell'oro ritorna a crescere


Il prezzo dell'oro è ritornato in area $ 2.940, molto vicino al record storico di ieri.

Ora potrà puntare oltre i $ 2.950, giacché, archiviati i verbali della Fed, i dazi di Trump continuano ad influenzare l’andamento generale dei mercati e volgono a favore dell’oro.

Inoltre, anche l’esclusione dell’Europa e dell’Ucraina dai colloqui di pace tra Stati Uniti e Russia per porre fine al conflitto ucraino continuano ad essere un elemento destabilizzante per i mercati che supporta l’oro. Unitamente alle decisioni odierne della Banca Popolare Cinese che ha mantenuto invariati i propri tassi di interesse, privilegiando la stabilità finanziaria al taglio dei tassi per sostenere la propria economia.

Oltretutto, sostenendo ulteriormente il metallo prezioso, anche il dollaro e i rendimenti dei titoli del Tesoro USA non riescono a mantenere il passo nonostante i verbali della Fed pubblicati ieri siano risultati piuttosto aggressivi.

Insomma, tutto sembra propendere a favore di una nuova corsa dell’oro verso l’alto.


Analisi tecnica

L'indice di forza relativa a 14 giorni è rientrato in area di ipercomprato a 72, ma, al momento, non sembrano esserci segnali di una potenziale correzione.

Pertanto, se l’oro riuscirà a spingersi sopra i $ 2.950, potrà aspirare alla successiva resistenza offerta dai $ 2.970.

Diversamente, un‘inversione ribassista incontrerebbe il supporto dei $ 2.900, seguito dal minimo del 14 febbraio di $ 2.877. #gold #Oro #lingotto

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