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Il prezzo dell’oro subisce moderatamente l’effetto Fed

La Fed ha fatto oggi il suo lavoro senza riservare alcuna sorpresa: i tassi di interesse sono rimasti dove erano, con decisione unanime. Ma la posizione è parsa aggressiva poiché hanno omesso di parlare sull'inflazione, lasciando intendere una pausa nei tagli dei tassi, ma senza dirlo.

Nella dichiarazione finale, la Fed ha riconosciuto che il mercato del lavoro rimane solido, sebbene abbia sottolineato che i rischi per il raggiungimento degli obiettivi del doppio mandato "sono più o meno in equilibrio". Inoltre, ha aggiunto che l'attività economica ha continuato a espandersi in modo solido.

Queste affermazioni hanno favorito i rendimenti dei titoli del Tesoro USA, che sono cresciuti, con quello di riferimento a 10 anni ora al 4,545%, e anche il dollaro si è rafforzato. Mentre l’oro è sceso fin sotto i $ 2.745, ma poi è stato risollevato sopra i $ 2.755 dalle parole di Powell.

Il presidente ha affermato che è troppo presto per dire come impatteranno le politiche del presidente Donald Trump sull’economia e che la banca centrale si prenderà il suo tempo per valutare tale impatto e quindi decidere sui tagli dei tassi.

Le parole di Powell sono apparse più equilibrate rispetto alle precedenti dichiarazioni dell’intero consesso e hanno ristabilito un certo ottimismo, consentendo all’oro di recuperare parte delle precedenti perdite.


Analisi tecnica

L’oro ha oscillato pericolosamente verso la media mobile semplice a 200 ore a $ 2.743, che ha rappresentato un valido supporto. Retto l’impatto, se il prezzo dovesse riuscire a spingersi nuovamente oltre il massimo giornaliero di $ 2.766, potrebbe ancora puntare nei giorni a venire verso i massimi record. #gold #oro

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