L’oro ha segnato un nuovo massimo storico appena sotto i $ 2.800. La crescita è stata supportata dal contemporaneo calo del dollaro indotto dai mediocri dati relativi al PIL statunitense e dalla costante ricerca di rifugio indotta dai timori di una guerra commerciale globale.
L'economia statunitense è cresciuta a un tasso annualizzato del 2,3% nel quarto trimestre del 2024, in calo rispetto al 3,1% registrato nel terzo trimestre e al di sotto delle aspettative del 2,6%. Inoltre, anche l’indice dei prezzi del PIL è aumentato del 2,2%, meno del 2,5% previsto.
Oggi gli USA hanno pubblicato anche le richieste iniziali di disoccupazione per la settimana conclusasi il 24 gennaio, che sono migliorate a 207.000 rispetto alle precedenti 223.000.
Domani la Germania pubblicherà il dato sulle vendite al dettaglio di dicembre e la stima preliminare dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo di gennaio. Mentre gli Stati Uniti pubblicheranno l'indice dei prezzi PCE di dicembre.
Analisi tecnica
Dal grafico giornaliero si evince che lo slancio rialzista è abbastanza forte da poter provocare la rottura della barriera dei $ 2.800 nelle prossime sessioni.
L’oro si sviluppa al di sopra di tutte le sue medie mobili, con la media mobile semplice a 20 periodi che sale verso l’alto sopra quelle più lunghe, fornendo supporto dinamico a circa $ 2.710.
Gli indicatori tecnici hanno ripreso a salire entro livelli positivi, avvicinandosi a valori di ipercomprato.
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