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L’oro continua a muoversi senza un preciso obiettivo

Anche oggi l’oro ha avuto un andamento altalenante, con un picco verso il basso, più accentuato di ieri, a $ 2.891,41 ed uno verso l’alto non lontano dai $ 2.930.

Tutto questo per chiudere la giornata di contrattazioni verso la parità, vicino ai $ 2.915.

Con una domanda prevalente di sicurezza che ha continuato a supportare l’oro, giacché tutte le preoccupazioni ruotano intorno ai dazi voluti dalla nuova amministrazione statunitense. Giacché, nonostante i continui annunci e gli altrettanti ripensamenti, la guerra commerciale è comunque in atto e genera preoccupazioni per la sua ricaduta economica sugli Stati Uniti, poiché i dazi di Trump potrebbero innescare la stagflazione nel paese, con conseguente indebolimento del dollaro.

Questo stato di cose trova conferma nei dati economici provenienti dagli Stati Uniti.

Infatti, anche oggi i dati relativi all'occupazione sono risultati contrastanti, con le richieste di disoccupazione settimanali che sono diminuite nell'ultima settimana di febbraio e i costi unitari del lavoro del quarto trimestre che sono scesi al 2,2% dal 3% del trimestre precedente. Inoltre, le imprese private hanno annunciato piani per tagliare 172.017 posti di lavoro, con un aumento del 103% rispetto a gennaio, pari al totale più alto da febbraio 2009.

In definitiva, l’oro non riesce a trovare lo spunto vincente per riportarsi verso i $ 2.956, ma nemmeno vi sono sufficienti argomenti che possano determinarne un calo significativo.


Analisi tecnica

L’oro continua a segnare massimi e minimi più bassi nel grafico giornaliero, indicando la possibilità di ulteriori ribassi, sebbene gli indicatori tecnici continuino a rimanere entro livelli positivi.

Nel breve termine, il potenziale ribassista appare più limitato, giacché ad ogni calo corrisponde una nuova ripartenza verso l’alto. #gold #oro #lingotto

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