L’oro continua a muoversi sotto i $ 3.400

L’oro ha provato a recuperare quota $ 3.400 nelle prime contrattazioni asiatiche, ma è poi ritornato verso la parità giornaliera sotto i $ 3.390.

Il conflitto tra Israele e Iran continua a mietere vittime civili in un’alternanza di botta e risposta tra le due parti, a cui i mercati sembrano assuefarsi. Sebbene si rincorrano indiscrezioni che raccontano di una potenziale discesa in campo degli Stati Uniti a fianco di Israele, esacerbando ulteriormente la tensione.

Rimangono sul piatto anche i soliti temi caldi relativi alla guerra commerciale che gli Stati Uniti hanno dichiarato al resto del mondo, con il mancato accordo commerciale con il Giappone che si sarebbe dovuto raggiungere a margine del G7, che continuano a sostenere il metallo prezioso bene rifugio.

Inoltre, a latere di tutto questo, c’è anche l’attesa per la decisione del FOMC di domani.

Tutto dovrebbe rimanere uguale, ma gli annunci successivi alla decisione e il nuovo grafico Dot Plot potrebbero consentire di valutare la futura portata e la tempistica dei prossimi tagli dei tassi, fornendo un potenziale impulso al prezzo dell'oro.

Analisi tecnica

Il prezzo dell’oro non riesce a decollare, nonostante l’RSI a 14 giorni rimanga ancora al di sopra della linea mediana a 56,539.

Per attestare una effettiva ripresa rialzista, il prezzo dovrebbe riprendere quota $ 3.400 e proiettarsi verso la resistenza statica di $ 3.440.

Al contrario, l’oro rischia la discesa fino al livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del rally record di aprile a $ 3.377, seguito dalla SMA a 21 giorni a $ 3.341. #gold #oro #lingotto