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L’oro continua a trarre supporto dai dazi di Trump

L’oro ha subito oggi un calo fino a $ 2.890 subito dopo l'apertura di Wall Street, ma con altrettanta rapidità é tornato ai valori di inizio giornata.

La spinta al rialzo è stata fornita dal presidente degli Stati Uniti Trump dopo una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio, in cui ha riaffermato la sua volontà di imporre dazi a Messico e Canada. Inoltre, ha detto di voler fare lo stesso con l’Europa: dazi al 25% sulle auto e altri beni, esercitando una pressione sull’EU finalizzata a conseguire ben altri risultati, alla luce dei potenziali accordi in corso tra USA, Russia e Ucraina per l’acquisizione di minerali strategici.

Inoltre, l'inflazione annuale statunitense che sarà pubblicata venerdì, misurata dall'indice PCE, è prevista in discesa accrescendo le possibilità che la Fed possa effettuare un taglio dei tassi di 25 punti base già nel primo semestre dell'anno.

Anche questa circostanza è favorevole per l’oro.


Analisi tecnica

Gli indicatori tecnici nel grafico giornaliero si sono stabilizzati sopra le loro linee mediane, limitando la possibilità che il prezzo dell’oro possa scendere oltre.

Pertanto, il quadro generale rimane ancora saldamente rialzista.

Tuttavia, nel breve termine, come descritto dal grafico a 4 ore, gli indicatori tecnici rimangono ancora al di sotto delle loro linee medie, seppur in modesta ripresa.

Pertanto, al momento, l’oro non sembra avere sufficiente forza per rimbalzare con decisione. #gold #oro #lingotto

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