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L’oro ha ampiamente rotto anche il muro dei $ 3.200

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 11 apr
  • Tempo di lettura: 1 min

Il dollaro è caduto sotto i colpi della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, che sta sollevando grandi preoccupazioni sulla stabilità finanziaria e sulla situazione economica degli Stati Uniti, spingendo il prezzo dell'oro verso un nuovo massimo storico a $ 3.220,123.

L’indice del dollaro è vicinissimo a quota 100 in un contesto di crescenti aspettative accomodanti da parte della Fed, che lasciano presagire tagli aggressivi dei tassi di interesse a partire da maggio, e di forti rischi per l’indipendenza della banca centrale. Quest’ultima risulta minacciata a causa dell’annullamento di una sentenza dello scorso 9 aprile da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha consentito temporaneamente all'amministrazione di licenziare i membri delle agenzie indipendenti.

Lo stesso atto, potrebbe consentire a Trump anche di rimuovere il presidente della Fed, Jerome Powell.

Oggi saranno pubblicati i dati preliminari dell'indice dei prezzi alla produzione statunitense e delle aspettative di inflazione dell'Università del Michigan, che potrebbero influire sulla ripresa del dollaro, anche in virtù del riposizionamento dei flussi del fine settimana.


Analisi tecnica

L’RSI a 14 giorni sul grafico giornaliero é alle soglie dell’area di ipercomprato a 69,582. Pertanto, il prezzo dell’oro presenta ancora dei margini di crescita prima di incontrare una possibile correzione.

La resistenza immediata è ora rappresentata dal livello psicologico di $ 3.250, seguito dalla cifra tonda di $ 3.300.

In caso di ribasso, il primo supporto è offerto dai $ 3.200, seguito dalla SMA a 21 giorni a $ 3.061. #gold #oro #lingotto

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