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L’oro non riesce a scollarsi dai 4.000 dollari

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 11 minuti fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Il prezzo dell’oro, dopo una giornata altalenante dominata dalla volatilità, con estremi compresi tra i 3.972 e i 4.046 dollari, ha finito per appiattirsi vicino ai $ 4.000, che rappresenta da giorni il valore di riferimento da cui il prezzo non riesce proprio a scollarsi.

La giornata di contrattazioni si concluderà così in negativo ed anche la settimana segnerà la seconda perdita consecutiva, con un ribasso superiore al 2%.

La pace commerciale tra Stati Uniti e Cina e la rivalutazione dei mercati delle prospettive di politica monetaria della Fed hanno privato l’oro di buona parte della spinta propulsiva precedente, mutando l'orientamento a breve termine da rialzista a neutrale/ribassista. Sebbene nel più lungo termine il trend rialzista rimanga intatto.

Dopo le parole poco accomodanti di Powell durante la conferenza stampa post FOMC, le aspettative del mercato per un taglio dei tassi a dicembre sono diminuite drasticamente, passando da circa il 91,7% di una settimana fa a circa il 66,8% attuale. E questo sta giovando al dollaro e ai rendimenti dei titoli di stato statunitensi e danneggiando le prospettive rialziste dell’oro.

Tuttavia, il persistente shutdown governativo statunitense e le incertezze geopolitiche, nonché la domanda di oro fisico delle banche centrali, continueranno a limitare eventuali ulteriori cali e ad accompagnare fino a fine anno un più che positivo percorso dell’oro che da inizio 2025 capitalizza uno stratosferico guadagno di oltre il 51%. #gold #oro #lingotto

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