L’oro prova a rilanciarsi
- AUREA OPERATORE ORO

- 3 dic
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Il prezzo dell’oro ha ritrovato trazione positiva spingendosi oltre i $ 4.220.
Il merito di questa nuova verve risiede nella pubblicazione dei dati PMI cinesi relativi ai servizi che sono scesi, sebbene poco meno delle previsioni, rispetto al mese precedente, mostrando un notevole rallentamento dell’espansione.
Inoltre, anche l’affievolimento delle possibilità di raggiungere un compromesso su un possibile accordo di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, dopo che l’incontro di cinque ore tra Putin e gli inviati di Trump non ha sortito alcun effetto, sta nuovamente alimentando le tensioni geopolitiche e supportando l’oro.
Oltre a questi nuovi aspetti, rimangono di base le concrete aspettative di un taglio dei tassi di interesse della Fed la prossima settimana che continuano a motivare la crescita dell’oro a scapito del dollaro.
Ad ogni buon conto, i dati sull’occupazione privata e sui PMI dei servizi statunitensi previsti per oggi potranno fornire qualche ulteriore indicazione in merito allo stato dell’economia, prima del più importante dato PCE di venerdì, chiarendo ulteriormente quali saranno le scelte del FOMC nella prossima riunione e nell’immediato futuro.
Analisi tecnica
L’RSI sul grafico giornaliero é tornato a spingersi oltre i 60, a 62,72, ridando slancio alle possibilità rialziste nel breve termine del metallo prezioso che ieri si erano affievolite.
Inoltre, il prezzo dell’oro é sempre rimasto al di sopra della SMA a 21 giorni a $ 4.117, che a sua volta rimane al di sopra delle medie più lunghe delle SMA a 50, 100 e 200 giorni, che pure crescono.
Tale situazione non segnala un imminente pericolo di crollo, ma il ripristino del precedente rally, che aveva fatto fatto guadagnare all’oro 200 dollari in una settimana, passa necessariamente attraverso la riconquista dei $ 4.250 e del massimo di due giorni fa di $ 4.264.




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