L’oro rimane nel suo intervallo familiare
- AUREA OPERATORE ORO
- 9 apr
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Nella sessione asiatica odierna, l’oro ripercorre a ritroso la strada di ieri, prima precipitando a $ 2.970 e poi rimbalzando oltre i $ 3.000.
I motivi sono quelli soliti: le scommesse su un maggior numero di tagli dei tassi da parte della Fed nel 2025 e il conseguente marcato calo del dollaro.
Il protrarsi degli scontri doganali USA-Cina alimenta il timore che una guerra commerciale a oltranza possa spingere l'economia statunitense alla stagflazione e quella globale in recessione, rilanciando la domanda per l'oro bene rifugio.
Inoltre, a questi motivi si aggiungono le voci di numerose vendite dei titoli di stato statunitensi da parte della Cina, in rappresaglia ai dazi doganali statunitensi, che ne stanno facendo lievitare enormemente, ormai da tre giorni, i rendimenti.
Oggi è anche il giorno della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del FOMC, che potrebbero mostrare qualche altro dettaglio rivelatore circa quello che potrebbe essere l’orientamento monetario della Fed per quest anno. Pertanto, anche per questo, i mercati azionari stanno adottando un atteggiamento cauto, con flussi che si riversano sul metallo giallo.
Analisi tecnica
Nulla é cambiato da un punto di vista tecnico.
L’oro continua a contenere i suoi movimenti tra il 61,8% del livello di ritracciamento di Fibonacci del movimento rialzista di febbraio-aprile, posto nell'area di $ 2.957-2.956, e il massimo oscillante intorno all'area di $ 3.023.
Nel caso in cui l’oro dovesse rompere tali limiti, al ribasso incontrerebbe prima la media mobile semplice a 50 giorni a $ 2.952 e poi $ 2.920, in rotta definitiva verso i $ 2.900.
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