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L’oro rimbalza con forza

In una giornata in cui il dollaro ed i rendimenti dei titoli di stato statunitensi sono arretrati notevolmente, l’oro ha trovato la forza necessaria per sfiorare i $ 2.895.

Domani dovrebbero entrare in vigore i dazi statunitensi del 25% su Messico e Canada e un ulteriore 10% sulla Cina. Fino a domani c’è da aspettarsi ancora di tutto e i mercati mantengono ancora il fiato in sospeso. La qual cosa sta fornendo supporto all’oro.

Inoltre, i dati statunitensi dell'ISM Manufacturing PMI ufficiale hanno mostrato che il valore è sceso a febbraio a 50,3 da 50,9 a gennaio, mancando anche le aspettative di 50,5. Questo ha finito di affossare il dollaro innalzando l’oro.

Infine, pare che il presidente Trump stia incontrando i suoi assistenti per discutere di annullare gli aiuti militari all'Ucraina, creando ulteriore scompiglio ed allargando il divario esistente con i paesi europei.

Si tratta di una situazione spiacevole per la pace in Ucraina, ma che favorisce il metallo rifugio.


Analisi tecnica

Nel grafico giornaliero tutti gli indicatori tecnici sono saliti vicino alle loro linee mediane, ma rimangono nel complesso neutrali.

Mentre, nel breve termine, come riportato dal grafico a 4 ore, gli indicatori tecnici sono saliti con maggiore forza e decisione e puntano verso l’alto.

Il punto di rottura sarà la SMA a 21 giorni a $ 2.895. Il netto superamento di quest’ultima riporterà l’oro sul suo precedente percorso rialzista. #gold #oro #lingotto

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