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L’oro rintraccia pesantemente

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 10 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Ieri, il prezzo dell’oro, dopo aver quasi bissato il massimo storico del giorno precedente a $ 4.058, ha messo in atto una profondissima correzione fino al minimo intraday di $ 3.943,88. Per poi chiudere la giornata di contrattazioni a $ 3.974,53.

Oggi, seppur con un escursione giornaliera di quasi $ 40, il prezzo rimane centrato rispetto ad essa ed in linea con la chiusura di ieri.

Il metallo prezioso è stato oggetto di forti prese di beneficio indotte dal venir meno di uno degli elementi che ne avevano determinato la crescita negli ultimi due anni: le ostilità tra Israele e Hamas che, di pari passo, hanno ridato forza al dollaro. Con il ritorno della valuta che, unitamente a quanto detto, ha inciso in parte sul crollo di ieri.

In sostanza, le forti speranze per un cessate il fuoco permanente tra Israele e Hamas si sono ritorte contro l’oro diminuendo la domanda di beni rifugio.

Tuttavia, nonostante la forte correzione, il prolungato shutdown del governo degli Stati Uniti, le forti probabilità accomodanti della Fed e la guerra tra Russia e Ucraina rimangono a vantaggio dell’oro e continuano a sostenerne i fondamentali di crescita.


Analisi tecnica

Nonostante il momentum sia diventato leggermente ribassista, con l’RSI che è passato da oltre 86 agli attuali 73,463, seppur ancora ipercomprato, il trend rialzista rimane intatto. E se l'oro riuscisse a recuperare la soglia dei $ 4.000, potrebbe ancora ritestare il massimo storico di $ 4.059, seguito dai $ 4.100.

Diversamente, un ulteriore calo sotto i $ 3.950 potrebbe innescare un ritracciamento più profondo verso la SMA a 20 giorni a $ 3.800. #gold #oro #lingotto

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