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L’oro riparte da dove aveva lasciato

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 16 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

La nuova settimana riprende con i medesimi temi caldi che avevano caratterizzato la chiusura della precedente: lo scontro Israele-Iran, la guerra commerciale globale degli Stati Uniti e il possibile allentamento monetario della Fed.

In particolare, il nuovo fronte di guerra aperto venerdì scorso da Israele contro l’Iran aveva consentito al prezzo dell’oro di recuperare quota $ 3.400 e di avvicinarsi al limite psicologico dei $ 3.450. Permettendo all’oro di chiudere la settimana precedente sopra i $ 3.430.

E’ da questo medesimo prezzo che prende le mosse la giornata odierna.

Gli attacchi missilistici iraniani di risposta contro Israele si sono intensificati nel fine settimana, mentre l'aviazione di quest ultimo ha attaccato siti missilistici terra-terra nell'Iran centrale.

Inoltre, pare che il presidente Trump avesse posto il veto nei giorni scorsi a un piano israeliano per uccidere la Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei.

Gli eventi bellici che continuano a susseguirsi garantiscono ampi flussi verso l’oro bene rifugio, così come l’incertezza dei fluttuanti accordi commerciali degli Stati Uniti con gli altri paesi.

Tuttavia, c’è stato anche un limitato recupero del

dollaro e dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi, che stanno traendo sollievo dalla riunione del FOMC in programma questa settimana che, sebbene non dovrebbe modificare nulla nella politica monetaria, impone ai mercati un dovuto atteggiamento cauto per gli annunci conclusivi del presidente Powell.

I mercati continuano ad ipotizzare un primo taglio del tasso di interesse da 25 bps a settembre, prevedendone altri due entro la fine dell'anno.


Analisi tecnica

Il potenziale rialzista dell’oro rimane intatto, poiché l'indice di forza relativa a 14 giorni rimane a 61,857, ben lontano dai valori di ipercomprato, garantendo ancora buoni margini di crescita.

Il superamento della resistenza statica a $ 3.440, e poi dei massimi degli ultimi due mesi a $ 3.453, potrebbe riportare il prezzo dell’oro verso il massimo storico di $ 3.500.

In caso di inversione ribassista, i $ 3.400 rappresentano il supporto immediato, seguito dal livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del rally record di aprile a $ 3.377. #gold #oro #lingotto

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