L’oro ritrova la verve rialzista
- AUREA OPERATORE ORO
- 12 giu
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L’onda lunga dei dati sull'inflazione statunitense di ieri migliori del previsto e l'aumento delle tensioni in Medio Oriente ha trovato oggi un altro elemento di spinta per estendere ancor più verso l’alto il prezzo dell’oro, grazie alla pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi alla produzione statunitense che ha mostrato un rallentamento dell'inflazione anche all'ingrosso.
Il prezzo ha sfiorato i $ 3.400 grazie al dollaro che è rimasto sotto pressione poiché l’inflazione si sta attenuando, facendo crescere le aspettative di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed.
L'indice dei prezzi alla produzione statunitense di maggio ha mostrato un aumento annuo del 2,6%, in linea con le previsioni. Mentre quello mensile è aumentato dello 0,1%, meno dello 0,2% previsto.
Inoltre, la minaccia di un'escalation del conflitto in Medio Oriente, a seguito delle notizie di un attacco militare di Israele contro l'Iran nei prossimi giorni, sta supportando l’oro, bene rifugio per eccellenza.
Anche Trump ha indirettamente confermato tale eventualità richiamando il personale statunitense da alcune zone del Medio Oriente a causa delle crescenti tensioni tra Israele e Iran. Peraltro, in occasione del sesto round di colloqui nucleari tra Stati Uniti e Iran, previsto per questo fine settimana.
Analisi tecnica
I prezzi dell'oro hanno superato la zona di resistenza dei $ 3.380 e sembrano inesorabilmente diretti verso
Il massimo della scorsa settimana vicino al livello psicologico dei $ 3.400.
Anche l’RSI a 14 giorni punta al rialzo, essendo arrivato a 58,507.
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