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L'oro scende verso i $ 3.000

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 24 mar
  • Tempo di lettura: 1 min

La buona ripresa odierna del dollaro e quella ottima dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi hanno messo pressione all’oro, costringendolo a ritirarsi vicino alla soglia psicologica dei $ 3.000.

Il dollaro e i Treasuries sono cresciuti grazie ai dati statunitensi pubblicati oggi, che sono risultati abbastanza positivi.

Le stime preliminari PMI degli indici dei direttori degli acquisti di marzo hanno mostrato una crescita dell'attività commerciale grazie alla ripresa del settore dei servizi, che ha compensato l’ennesimo calo della produzione manifatturiera.

Sia il PMI dei servizi, che quello composito, sono cresciuti a marzo più delle previsioni e più di febbraio. Mentre quello manifatturiero è peggiorato più delle previsioni e più di quello di febbraio. Ma questo non rappresenta più una novità!

Rimane anche l’attesa dei nuovi dazi reciproci di Trump che dovrebbero riguardare auto, alluminio e prodotti farmaceutici, entrando in vigore il prossimo 2 aprile. Tuttavia, i mercati sperano in un ammorbidimento e stanno adottando un atteggiamento cautamente positivo, favorendo un maggiore afflusso verso investimenti più rischiosi, anche a scapito dell’oro.


Analisi tecnica

Gli indicatori tecnici continuano il loro percorso di discesa dai livelli estremi per il terzo giorno consecutivo dirigendosi verso il basso, ma al di sopra delle loro linee mediane.

Pertanto, l’oro è oggetto di una certa pressione ribassista nel grafico giornaliero, sebbene il calo attuale presenti più che altro una connotazione correttiva.

Nel breve termine, come si evince dal grafico a 4 ore, la tendenza è più marcatamente ribassista, con gli indicatori tecnici che stanno scendendo in territorio negativo. Ma, anche in questo caso, il calo non rappresenta una chiara inversione del precedente trend. #gold #oro #lingotto

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