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L’oro scivola pericolosamente verso i $ 3.300

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 1 min

Dopo un buon avvio in Asia e un altrettanto valido prosieguo nella mattinata europea, con il prezzo dell’oro sempre ampiamente e agevolmente sopra i $ 3.350, le contrattazioni americane hanno fatto precipitare il prezzo fino a $ 3.316,57.

La ripresa del dollaro, incentivata dal momentaneo allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dai dati sull’occupazione NFP statunitense migliori del previsto, ha messo sotto pressione l’oro, che perde, al momento, quasi l’1% giornaliero, sebbene l’andamento settimanale conservi ancora il segno positivo.

La telefonata di ieri tra Trump e Xi ha ridato fiato ai mercati azionari innescando una momentanea tregua, ma rimane sempre l’incognita di una possibile ripresa della guerra commerciale globale che potrebbe essere solo sopita o attenuata.

Il mercato del lavoro statunitense è risultato più resiliente del previsto, nonostante tutti i dati precedenti non facessero intravedere nulla di buono.

I nuovi posti di lavoro di maggio sono risultati 139.000, superiori alle attese di 130.000, riducendo le possibilità che la Fed debba ritoccare a breve al ribasso i tassi di interesse.

In definitiva, il quadro giornaliero è stato poco profittevole per l’oro, ma lo stato complessivo delle cose rimane comunque ampiamente favorevole per il bene rifugio per eccellenza.

Pertanto, l’oro sta solo aspettando un nuovo trigger per ripartire, considerando anche che la distanza che lo separa dal record storico dei $ 3.500 non è poi così tanta. #gold #oro #lingotto

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