L'oro si consolida sopra i $ 2.670

Il prezzo dell’oro segna oggi un mini rimbalzo spingendosi fino a $ 2.676,31, provando a recuperare parte del terreno perduto ieri.

Tuttavia, rimane entro livelli familiari, in attesa di maggiori conferme circa il probabile piano della nuova amministrazione statunitense di aumenti graduali dei dazi nei prossimi mesi, con incrementi mensili dal 2% al 5%, al fine di prevenire un improvviso aumento dell'inflazione.

Oggi, gli Stati Uniti hanno pubblicato il dato sull'inflazione all'ingrosso, che è aumentata meno del previsto a dicembre. L'indice dei prezzi alla produzione è aumentato dello 0,2% nel mese, al di sotto del precedente 0,4% e dello 0,3% previsto. Su base annua, il PPI è salito del 3,3%, al di sotto delle aspettative del 3,4%, con il dato annuale di base risultato al 3,5%, in rialzo rispetto al 3,4% registrato a novembre, ma al di sotto del 3,8% previsto dagli esperti.

La notizia ha rafforzato le possibilità che la Fed possa mantenere i tassi di interesse ai livelli attuali per un periodo più lungo di quanto previsto in precedenza. Ora l’attesa si sposta sull'indice dei prezzi al consumo statunitense di dicembre e sul medesimo dato in arrivo anche dal Regno Unito. Entrambi in uscita domani.

Analisi tecnica

L’oro rimane al di sopra delle sue medie mobili, anche se la media mobile semplice a 100 periodi sta per incrociare sopra a quella a 20, segnalando una perdita di spinta rialzista, anche se gli indicatori tecnici hanno ripreso a salire entro livelli positivi, limitando le probabilità ribassiste.

Nel grafico a 4 ore, la SMA a 20 periodi funge da resistenza dinamica a circa $ 2.674,00, mentre gli indicatori tecnici hanno segnato un rialzo, pur rimanendo in territorio neutrale-ribassista. #gold #oro