L’oro si riaffaccia verso i $ 3.400
- AUREA OPERATORE ORO

- 5 ago
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I deboli risultati del mercato del lavoro statunitense arrivati la scorsa settimana, che hanno aumentato le possibilità di un taglio dei tassi di interesse a settembre da parte della Fed, e le ingerenze politiche di Trump all’interno di istituzioni indipendenti, quali il BLS e la Fed, stanno spingendo l’oro verso l’alto, facendolo avvicinare ai $ 3.380.
I dati NFP statunitensi pubblicati venerdì scorso sono risultati negativi, ma hanno preoccupato ancor più perché anche quelli dei mesi precedenti sono stati nettamente rivisti al ribasso, con un taglio complessivo di 258.000 posti di lavoro a maggio e giugno.
Pertanto, i mercati stanno ora scontando una probabilità dell'87% di un taglio dei tassi alla riunione di settembre del FOMC, passando dal precedente 37%, e si stimano due tagli entro l’anno ed un 40% di probabilità per un terzo. Un incremento così massiccio delle possibilità di tagli al costo del denaro ha iniettato nuova linfa all’oro a spese del dollaro e dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi.
I dati negativi sul mercato del lavoro hanno fatto infuriare a tal punto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha improvvisamente licenziato la commissaria del Bureau of Labor Statistics Erika McEntarfer, accusandola di aver falsificato i dati sull'occupazione per danneggiare la sua amministrazione.
La mossa solleva preoccupazioni sulla credibilità dei futuri dati economici statunitensi e sull'indipendenza delle principali istituzioni, danneggiando l'umore del mercato ed esaltando l’oro quale bene di rifugio.
In aggiunta a questo, anche la governatrice della Fed Adriana Kugler ha annunciato le sue dimissioni dal prossimo 8 agosto, spianando la strada al presidente Trump per esercitare una maggiore influenza sulla direzione di politica monetaria della Fed verso tagli dei tassi di interesse più rapidi e significativi.
Infatti, la nomina del successore di Kugler, che potrebbe diventare il prossimo Presidente della Fed al termine del mandato di Powell, offre a Trump la possibilità di rimodellare l’assetto della banca centrale a proprio favore in vista della riunione di settembre.
Chiaramente, anche in questo caso, un intervento diretto della politica all’interno di una istituzione indipendente danneggia l'umore del mercato ed esalta l’oro quale bene di rifugio.
Come se non bastasse tutto il precedente scompiglio, anche l'ultimo rapporto sugli ordini alle fabbriche statunitensi di ieri ha mostrato un crollo del 4,8% a giugno, dopo un aumento dell'8,3% rivisto al rialzo a maggio e peggio delle attese di un calo del 4,9%, insinuando seri dubbi sule prospettive economiche presenti e future degli Stati Uniti. In attesa dei prossimi dati statunitensi dell'ISM Services PMI, delle richieste di disoccupazione e sulla fiducia dei consumatori.
Infine, anche le rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Russia stanno accrescendo la volatilità dei mercati. Nella speranza che l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, atteso a Mosca per metà settimana, possa mitigare il clima di tensione dopo che il Presidente Trump ha fissato la scadenza per venerdì perché la Russia accetti un cessate il fuoco con l’Ucraina.




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