Il prezzo dell'oro è in una fase di consolidamento rialzista in prossimità dei $ 2.800, dopo aver segnato anche oggi un nuovo massimo storico durante la sessione asiatica, ignorando anche il rimbalzo, in verità modesto, dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, che pure sostengono il dollaro.
Le preoccupazioni per le potenziali ricadute economiche dei dazi proposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aumenterebbero anche le pressioni inflazionistiche interne, e le tensioni geopolitiche continuano ad aumentare la domanda del bene rifugio per eccellenza.
Il presidente Trump continua a sostenere la sua linea minacciosa di imporre dazi ai propri partners commerciali e soprattutto ai paesi BRICS se tentassero di sostituire il dollaro. Avvertendo che, in tal caso, i dazi sarebbero del 100%.
Ieri, il Giappone ha rilevato la presenza per otto ore di una coppia di bombardieri scortati da due caccia russi sul Mar di Okhotsk e sul Mar del Giappone.
Oggi gli Stati Uniti pubblicheranno l'indice dei prezzi della spesa per consumi personali, che è l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed.
Analisi tecnica
Il potenziale rialzista rimane intatto, ma il prezzo dell'oro deve consolidarsi prima della prossima fase di rialzo. Il cui innesco avverrebbe con il superamento dei $ 2.800.
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