L’oro trova il rally del venerdì e salva in extremis la settimana
- AUREA OPERATORE ORO

- 1 ago
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Il prezzo dell’oro è salito oltre i $ 3.350 spinto dai pessimi dati arrivati oggi dagli Stati Uniti.
Gli NFP hanno evidenziato una crescita a luglio di 73.000 nuovi occupati, al di sotto delle previsioni di 106.000, il tasso di disoccupazione è stato in linea con la previsione del 4,2%, ma al di sopra del precedente 4,1%, e la retribuzione oraria media è salita dal 3,7% al 3,9%, superando le previsioni del 3,8%.
I pessimi dati sul mercato del lavoro statunitense hanno rianimato le scommesse per un taglio dei tassi della Fed a settembre, buttando giù il dollaro e i rendimenti dei titoli di stato statunitensi, inserendo il turbo all’oro.
In aggiunta a questi dati, anche quelli del settore manifatturiero PMI e ISM hanno mostrato che la produzione nel mese di luglio è rimasta entro livelli recessivi, passando da 49,0 a 48,0 e mancando le previsioni di 49,5. Così come il sentiment dei consumatori, fotografato dall'indagine dell'Università del Michigan, è peggiorato.
Di fronte a tanta negatività l’oro è andato a nozze, riuscendo a passare dal minimo in Asia di $ 3.281,70 al massimo odierno di $ 3.355,22, chiudendo la settimana con un guadagno di poco inferiore all’1%.
Oltre alla spinta derivante dai dati economici, l’oro ha trovato supporto anche sul fronte geopolitico dopo che Trump ha inviato due sottomarini nucleari in prossimità della Russia in risposta al vicepresidente russo Medvedev, che aveva giudicato l’ultimatum di 10 giorni alla Russia per trovare un accordo di pace con l’Ucraina come un "passo verso la guerra".




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