L’oro ha letteralmente distrutto il precedente record storico di $ 2.956, fermandosi oggi a $ 2.985,50. Ormai, anche i $ 3.000 appaiono alla portata!
Un mix tra potenziale recessione statunitense e preoccupazioni per una guerra commerciale e
la crescita globale stanno premiando l’oro su tutti i fronti.
Gli Stati Uniti stanno mostrando una sequenza di fondamentali economici preoccupante, in abbinata a indicatori dell'inflazione in rallentamento. Così è stato ieri per il debole indice dei prezzi al consumo e così è oggi per l’indice dei prezzi alla produzione di febbraio, che è risultato inferiore alle attese e a quello del mese precedente.
Il rallentamento dell'inflazione ed il peggioramento dei dati economici principali indicano una frenata dell'economia statunitense ed una possibile recessione.
Pertanto, stanno anche crescendo le possibilità che la Fed possa mettere mano ad un maggior numero di tagli dei tassi di interesse durante l’anno, sostenendo ulteriormente il prezzo dell’oro.
Inoltre, la guerra dei dazi e dei contro dazi, dei ripensamenti e dei contro ripensamenti sta creando ansia e incertezza nei mercati e l’unica cosa che appare certa è che, in una guerra commerciale, come in qualsiasi altro scontro, ci rimetteranno tutti. E l’oro ci va a nozze!
Analisi tecnica
Con il rally di oggi e la rottura di tutti gli schemi tecnici, l’oro ha ripreso inesorabilmente la sua parabola rialzista.
D’altro canto, il Relative Strength Index a 67,105 e l'Average Directional Index a 24,88 indicano che l’oro ha ancora sufficiente forza per spingere verso l’alto.
Il prossimo obiettivo è quello dei $ 3.000.
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