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I dati statunitensi rianimano l’oro

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Dopo il crollo di stamattina fino a $ 3.245, il prezzo dell’oro è ripartito e, con un’escursione giornaliera di quasi 90 dollari, é tornato al di sopra dei $ 3.320, con un picco intraday di $ 3.331.

L’oro ha beneficiato dei pessimi dati pubblicati oggi negli Stati Uniti che hanno riguardato le richieste dei sussidi di disoccupazione settimanale, il PIL del primo trimestre e la vendita di case in corso.

Tutti i dati sono risultati peggiori delle attese e di quelli precedenti, aumentando la possibilità che la Fed debba allentare più velocemente la sua politica monetaria per evitare un eccessivo deterioramento del quadro economico del paese, anche in considerazione deegli effetti dei dazi introdotti da Trump.

Infatti, nonostante l’annullamento ad opera della Corte federale di quelli motivati dalla sicurezza del confine statunitense e dal traffico di fentanyl, rimangono in vigore quelli su alluminio, automobili e acciaio. Inoltre, il governo sta presentando ricorso contro la sentenza e Goldman Sachs ritiene che la politica dei dazi rimarrà comunque in vigore tramite altri mezzi legali.

Pertanto, dopo l’iniziale entusiasmo per la normalizzazione commerciale, sia il dollaro che il rendimento dei titoli di Stato statunitensi sono arretrati favorendo la ripresa dell’oro.


Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro ha ripreso il suo trend rialzista e potrebbe ancora tornare a testare i $ 3.350, soprattutto se riuscisse a chiudere al di sopra

del massimo giornaliero del 28 maggio di $ 3.325 dollari.

In caso di ritorno al ribasso, sfondando la soglia psicologica dei $ 3.300, si potrebbe riaprire la strada verso il minimo odierno e poi verso la SMA a 50 giorni a 3.217 dollari. #gold #oro #lingotto

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