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Il prezzo dell’oro ha chiuso un’altra settimana di crescita

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 27 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Il prezzo dell’oro è salito ieri con buona progressione fino al massimo intraday di $ 3.783,85.

Il merito della performance è da attribuire ai valori dell’inflazione PCE core statunitense che sono rimasti in linea con le aspettative, incrementando le possibilità che la Fed possa procedere ad ulteriori tagli dei tassi entro la fine dell’anno.

Dopo il picco, anche a causa dei flussi di fine settimana, il prezzo ha ripiegato al di sotto dei $ 3.760. Ma è rimasto un guadagno giornaliero dello 0,26% e settimanale di oltre il 2%.

L'indice dei prezzi al consumo personale PCE core statunitense di agosto è risultato pari al 2,9% su base annua, in linea con le aspettative e con il valore del mese scorso. Mentre, il dato globale è aumentato del 2,7% su base annua dal 2,6%, come da previsioni, mostrando che il costo della vita é un po’ cresciuto, ma con il dato core che rimane al di sotto del picco del 3% raggiunto a febbraio.

Al contrario, il dato sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan di settembre è risultato peggiore delle stime, fermandosi a 55,1. Ma, con le aspettative di inflazione a un anno che sono scese al 4,7% dal precedente 4,8% e a cinque anni che sono scese al 3,7% dal precedente 3,9%. Tutto secondo previsioni, pur con la preoccupazioni per i prezzi elevati e per il mercato del lavoro. Con un sguardo verso il futuro più ottimista attendendo un graduale calo dei prezzi.

Tutti i dati, con quello PCE core in particolare, che rappresenta l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, mostrando che l’inflazione di fondo statunitense non è cresciuta, in un mercato del lavoro deteriorato, giustificano le probabilità di un taglio dei tassi a ottobre dell'88% e di un altro taglio a dicembre del 65%, come mostrato dallo strumento FedWatch del CME.

Questo quadro ha favorito, e continuerà a favorire, la corsa dell’oro verso l’alto, arrestando il recupero del dollaro e dei titoli di Stato statunitensi.

La prossima settimana, un’ulteriore conferma della traiettoria accomodante della politica monetaria della Fed potrà arrivare dalla pubblicazione dei dati sulle buste paga non agricole statunitensi di settembre. Accompagnati dal dato ADP sull’occupazione privata e dalle ricorrenti richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. A cui si aggiungeranno anche i dati ISM Manufacturing PMI, che pure potranno influire sulle future scelte della Fed. #gold #oro #lingotto

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