L’oro corregge dai precedenti massimi storici
- AUREA OPERATORE ORO

- 10 set
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La fase di recupero del dollaro sta frenando la corsa dell’oro che, dopo un profondo minimo intraday sotto i $ 3.620, rimane sotto i $ 3.640.
La revisione al ribasso dei dati annuali NFP statunitensi pubblicata ieri, che ha visto una riduzione di 911.000 posti di lavoro fino a marzo 2025, contro le stime degli analisti di 682.000. Questo, da un lato ha consolidato la certezza che la Fed taglierà i tassi d’interesse in questo mese e dall’altro ha innescato coperture delle posizioni corte in dollari che hanno dato nuova linfa al recupero della valuta.
Inoltre, anche i rendimenti dei titoli di stato statunitensi sono tornati a crescere limitando la spinta in avanti dell’oro.
Oltre a ciò, i mercati preferiscono attendere la pubblicazione odierna dell'indice dei prezzi alla produzione e delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione statunitensi per questa settimana prima di sbilanciarsi in maniera più marcata verso l’alto.
Soprattutto il primo dato, che dovrebbe rimanere invariato al 3,3% su base annua, con quello core in discesa al 3,5% dal precedente 3,7%, sarà guardato con attenzione, perché un'inflazione più elevata potrebbe limitare la portata dell'allentamento monetario della Fed.
Analisi tecnica
La folle corsa al rialzo del prezzo dell'oro si è arrestata dopo aver raggiunto ieri il massimo storico di quasi $ 3.675.
Il successivo calo si è esteso fino al minimo di $ 3.619, avvicinando pericolosamente il prezzo alla soglia dei $ 3.600.
L’RSI è ancora ipercomprato a 77,340, ma con ancora un piccolo margine prima del valore estremo di 80 che, se da un lato apre la strada ad un probabile consolidamento, dall’altro mostra che il trend rialzista dell'oro è ancora intatto.




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