L’oro lotta per i $ 3.300

Il prezzo dell’oro è sceso al di sotto dei $ 3.300 lasciando per strada i precedenti guadagni a causa del ritorno del dollaro, il cui indice è ora vicino a quota 100, propiziato dai buoni dati PMI statunitensi.

L'indice PMI composito è salito a 52,1, rispetto al 50,6 di aprile. Il PMI dei servizi è salito a 52,3 contro il 51 previsto e il 50,8 precedente e il PMI manifatturiero è salito anch’esso a 52,3, contro il 49,9 previsto e il precedente 50,2.

Pertanto l'attività economica complessiva del settore privato è cresciuta ad un ritmo sostenuto, con un aumento significativo della produzione.

Inoltre, anche le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione per la settimana conclusasi il 16 maggio sono migliorate, scendendo a 227.000, rispetto ai precedenti 229.000, migliori anche delle 230.000 previste.

Tuttavia, permangono le preoccupazioni sul deficit fiscale statunitense e, come dichiarato dal presidente Trump, appare improbabile che la Russia ponga fine alla guerra in Ucraina, che ritiene di avere già vinto, mantenendo intatte le prospettive rialziste per il prezzo dell'oro.

Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro non è riuscito a rimanere al di sopra dei $ 3.335, ma si mantiene comunque al di sopra della media mobile esponenziale a 20 giorni a $ 3.268.

L'indice di forza relativa a 14 giorni é ancora a 54,008, ovvero in area neutra, mostrando una situazione di stallo.

In caso di ribasso, il supporto chiave é rappresentato dal minimo del 15 maggio a $ 3.120, mentre, al rialzo, la resistenza chiave é a $ 3.440, ovvero il massimo del 7 maggio. #gold #oro #lingotto