L’oro precipita verso i $ 3.200
- AUREA OPERATORE ORO
- 1 mag
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Ieri, in seguito ai pessimi dati statunitensi, il prezzo dell'oro era riuscito comodamente a rimanere sopra i 3.300 dollari. Oggi, invece, le dichiarazioni di Trump, con cui ha riferito di potenziali accordi commerciali con India, Corea del Sud e Giappone, nonché a buone probabilità di poterne raggiungere anche con la Cina, hanno completamente affossato l’oro, conducendolo vicino a $ 3.220.
Il prezzo dell’oro sta scontando il possibile accomodamento delle politiche e delle instabilità commerciali globali, determinato dalla concreta possibilità di una retromarcia di Trump in materia di dazi dopo la pessima risposta economica del paese alla loro introduzione. Sebbene il presidente si sia subito affrettato ad escluderne l’impatto sul pessimo dato del PIL, attribuendo ogni responsabilità alla precedente amministrazione.
L’attuale stato di cose, e ciò che potrebbe derivarne, sta giovando anche al dollaro che consolida la sua ripresa, nonché al sentiment di rischio. Entrambi stanno erodendo l’attrattiva dell’oro come bene rifugio e favorendo il deflusso finanziario verso la propria direzione.
Oggi, gli Stati Uniti renderanno noto l’indice ISM PMI Manifacturing e le richieste di sussidi di disoccupazione che, oltre ai più importanti dati sui salari non agricoli di domani, potranno meglio chiarire quali saranno le prossime mosse sui dazi dell’amministrazione statunitense e quindi la prossima direzione che imboccherà l’oro.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro ha rotto al ribasso il precedente trend rialzista iniziato lo scorso 5 aprile con l’annuncio dei dazi di Trump. Sebbene l’RSI a 14 giorni ancora graviti in area positiva a 52,10.
Pertanto, se il prezzo riesce a rimanere sopra la SMA a 21 giorni a $ 3.230, ci sono ancora speranze per una ripresa del precedente trend rialzista.
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