L’oro rompe il muro dei $ 3.700

Il prezzo dell’oro segna un nuovo massimo storico a $ 3.703,13, grazie alla marcata e persistente debolezza del dollaro.

Dopo il picco record, l’oro ha ripiegato, anche a causa dei buoni dati sulle vendite al dettaglio statunitensi. Ma rimane comunque sopra i $ 3.685.

La certezza del taglio di domani dei tassi di interesse, e di altri nel futuro, continua a sostenere il rally dell’oro, sebbene le vendite al dettaglio statunitensi di agosto siano aumentate dello 0,6% su base mensile, superando ampiamente le aspettative di crescita dello 0,2%, e il dato annuo abbia mostrato un aumento del 5%, in rialzo rispetto al + 4,1% di luglio.

Le vendite al dettaglio incidono direttamente sul PIL statunitense che è prevalentemente alimentato dal mercato interno.

Pertanto, i dati odierni allontanano qualche ombra dal futuro economico del paese e contrastano, seppur minimamente, l’ipotesi di un taglio più profondo dei tassi già domani da parte della Fed.

D’altro canto, laddove le vendite al dettaglio possano aver rallentato la corsa dell’oro nel breve termine, la massiccia offensiva terrestre lanciata oggi da Israele a Gaza City e l'Ucraina che ha intensificato gli attacchi con droni e missili contro le raffinerie russe interrompendo le infrastrutture energetiche, aumentano i rischi geopolitici e rafforzano i flussi verso il bene rifugio per eccellenza, che si alimenta da tali fonti per continuare a crescere.

Analisi tecnica

Dopo il record odierno, quello precedente di $ 3.685 $ funge da supporto immediato, seguito da quello della scorsa settimana di $ 3.675 e dalla SMA a 21 periodi sul grafico a 4 ore di $ 3.652.

Viceversa, una nuova rottura sopra i $ 3.700, potrebbe aprire la strada verso i $ 3.750, sebbene l’RSI nel grafico giornaliero, ipercomprato a 79,892, possa innescare potenziali ribassi nel breve termine o esporre il metallo prezioso a prese di beneficio. #gold #oro #lingotto