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L’oro sembra stabilizzarsi sotto i $ 4.100

  • Immagine del redattore: AUREA OPERATORE ORO
    AUREA OPERATORE ORO
  • 23 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

L’oro continua a muoversi nel medesimo range e con le medesime modalità di ieri.

I mercati sono moderatamente ottimisti circa l’evoluzione dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, che si incontreranno questo fine settimana per estendere la tregua in essere fino al primo novembre, in attesa dell'incontro decisivo previsto la prossima settimana tra Xi Jinping e Trump.

Tuttavia, prevale uno stato di attesa generale per la pubblicazione del PCI e dei PMI statunitensi previsti per domani, dopo lunghe settimane prive di dati economici a causa dello shutdown del governo federale statunitense.

Sarà soprattutto il dato sull’inflazione a incidere sui movimenti dell’oro, giacché il suo valore potrà influenzare in maniera più netta le future scelte di politica monetaria della Fed.

Pertanto, fino a domani, il prezzo dell’oro rimane in uno stato di limbo senza una direzione chiara.

D’altro canto, ha già lasciato sul campo tutto quanto aveva capitalizzato nella scorsa settimana in cui un’eccessiva euforia, indotta soprattutto da una nuova ventilata guerra commerciale tra USA e Cina, aveva spinto troppo rapidamente il prezzo verso l’alto a valori del tutto insostenibili nel breve termine.


Analisi tecnica

L’RSI a 14 giorni nel grafico giornaliero rimane comodamente sopra i 50 a segnalare l’assenza di un’inversione ribassista nel lungo termine.

D’altronde, come si continua a ripetere, l’oro mantiene completamente intatta la sua tendenza rialzista a fronte dell’esistenza immutata di tutti i potenziali di crescita.

Il livello di resistenza immediato è rappresentato dal massimo di ieri di $ 4.161. Mentre, al ribasso, il livello di supporto chiave è rappresentato dai $ 4.000. La rottura di quest’ultimo troverebbe come successivo supporto il minimo del 10 ottobre di $ 3.947. #gold #oro #lingotto

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