Il prezzo dell’oro rischia la chiusura settimanale negativa dopo tre settimane positive
- AUREA OPERATORE ORO
- 15 ago
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Il prezzo dell’oro ieri ha subito un tracollo di 45 dollari, passando da $ 3.374 ad un minimo intraday di $ 3.329.
Il mercato, in precedenza galvanizzato dalle parole del segretario al tesoro statunitense Bessent che aveva sostenuto la tesi di un taglio di 50 bps alla riunione del FOMC di settembre, ha dovuto ridimensionare le proprie aspettative a causa dei prezzi alla produzione statunitensi pubblicati ieri, che sono aumentati a luglio al ritmo mensile più rapido dal 2022. L'indice dei prezzi alla produzione principale è passato dal 2,4% di giugno al 3,3% a luglio su base annua, superando ampiamente le aspettative di un 2,5%.
I dati hanno spinto il dollaro verso l’alto a spese dell’oro ed i mercati sono tornati verso un più realistico taglio di 25 bps della Fed a settembre, con due tagli totali nel 2025.
Tuttavia, tanto basta per continuare a sostenere l’oro, che oggi è tornato a quota $ 3.345, ed a limitare il recupero del dollaro.
Oggi sono attesi i dati mensili sulle vendite al dettaglio, l'indice manifatturiero Empire State e l'indice sulla fiducia dei consumatori e delle aspettative di inflazione dell'Università del Michigan statunitensi.
I dati potrebbero influenzare il dollaro e fornire un certo impulso all’oro nel breve termine, anche in considerazione dei flussi di fine settimana.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro, per l’ennesima volta, non è riuscito a posizionarsi al di sopra della SMA a 100 ore a $ 3.355. Inoltre, gli oscillatori sui grafici orario e giornaliero si mantengono in territorio ribassista supportando prospettive negative a breve termine per il prezzo dell'oro.
Pertanto, i $ 3.330, ovvero il minimo di ieri, emergono come supporto immediato, seguito dalla soglia dei $ 3.300.
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